Storia del Baseball

Pubblicato su Il Giornale di venerdì 17 Aprile 2020 – Articolo di Roberto Gotta

I 200 anni del «messia» che creò il baseball

NEGLI USA È UNA FEDE. MA SU CHI LO INVENTÒ È QUASI UNA GUERRA DI RELIGIONE

Per Cartwright compleanno con celebrazioni. Ma è giallo sul vero fondatore
Roberto Gotta
Una guerra di religione, e quando si parla di certi sport non è esagerato. Oggi ricorre il bicentenario della nascita di Alexander Cartwright, impiegato di banca poi creatore del sistema bibliotecario, telefonico e di pompieri alle Hawaii. E la religione, quella laica-sportiva? Semplice. A Cartwright viene anche attribuita l’invenzione del baseball, il passatempo americano per eccellenza, ed è per questo che anche oggi, nei limiti concessi dalle misure di distanziamento sociale, un gruppetto di nostalgici e ammiratori si radunerà attorno alla sua tomba al cimitero di Oahu, adornata di palline e cappellini lasciati lì da visitatori e appassionati.
Secondo la tradizione, nel 1845 Cartwright mise chiarezza alle regole vaghe con cui si giocava da qualche anno per le strade di New York e stabilì ad esempio che le basi dovevano essere piatte e non a monticello, che i giocatori in campo (e gli inning di gioco) dovevano essere nove e che un battitore doveva essere eliminato dopo tre strike, o giri della mazza senza colpire la pallina.
C’è un problema, però: Cartwright, che nel 1842 aveva contribuito a fondare il Knickerbocker Base Ball Club, non era nel comitato di giocatori che nel 1845 definirono per iscritto alcune di queste norme, mentre tra loro c’era un certo William Wheaton, che aveva in precedenza creato il Gotham Base Ball Club. E John Thorn, storico ufficiale della lega Mlb di baseball, è convinto che nessuna delle innovazioni attribuite a Cartwright fosse stata originariamente pensata da lui, come invece compare sulla targa dedicatagli dalla Hall of Fame.
Già, ma dov’è la Hall of Fame? A Cooperstown, nello Stato di New York, paesino di neanche 2000 abitanti, perché qui, secondo un amico, un certo Abner Graves, a inventare il baseball fu nel 1839 Abner Doubleday, futuro generale nordista nella Guerra Civile del 1861-65. Doubleday però non disse mai nulla di questa presunta invenzione: i suoi meriti furono confermati nel 1907 da una commissione guidata da Abraham Mills, ex dirigente della lega che però era stato anche amico del generale, e solo molti anni più tardi l’intera storia venne confutata.
Alla fine, i documenti dicono che fu in una riunione tra 15 club di New York nel 1857, quando Cartwright abitava già alle Hawaii, che Daniel Doc Adams, presidente dei NY Knickerbockers, scrisse gran parte delle regole. Meglio però non dirlo ai fedelissimi a Oahu, potrebbero prenderla male.
AMATO Alexander Cartwright