Nel 1970 col nuovo campo si progetta il salto di categoria, si uniscono perciò le forze con i Red sox di Verona allenati da Massimo di Carlo, che diventa il primo vero allenatore di Parona, nella gara decisiva col Bolzano, un pubblico che la IBL se lo sogna, ribaltando il risultato all’ultimo inning il Parona vince il campionato e accede alle finali, anche gli juniores nel pomeriggio vincono contro i pari età bolzanini e poi a settembre battendo l’Alessandria vanno anche loro alle semifinali.
Sembra che tutto marci per il meglio ma i preti vendono il terreno e l’agricolo nuovo proprietario insensibile alle nostre esigenze a metà settembre passa l’aratro, lasciandoci in braghe di tela, domenica 27 settembre 1970 quasi senza allenamento, contro due squadre friulane, con lo stesso risultato 13 — 7, si chiudono i sogni di gloria delle squadre del Parona baseball club.
1971 mollano i vecchi di Parona, vecchi si fa per dire visto che avevano poco più di vent’anni, mollano anche i Red sox, rimane invece Maurizio Pozzani che diventa l’allenatore della squadra composta per la quasi totalità di juniores, ci si allena prima ai bastioni di via Colombo e poi a San Pietro in Cariano, il nuovo miracolo di Lampronti che riesce a trovare li un campo, Pozzani porta con se un lanciatore fortissimo che però suona in un complesso e spesso deve lasciare il campo sul più bello per andare a suonare e i giovani ed inesperti lanciatori paronesi quasi mai riescono a risolvere la gara positivamente; se in serie D il salto di categoria si sente, gli stessi giocatori, allenati da Sergio Ardielli, si rifanno nella categoria juniores, spopolano in Veneto battono Udine raggiungendo le finali nazionali; in una memorabile tre giorni a Milano al campo Kennedy, allora tempio del baseball italico, sono secondi dietro alla Juve Torino.
1972 è tempo di diventare grandi Lampronti da il meglio di se stesso, sponsor nuovo “AGF assicurazioni”, ma soprattutto allenatore nuovo, uno che conosce bene il gioco e sa il fatto suo, Dario Feltrinelli giocatore che ha militato parecchi anni in serie A accetta di condurre questa pattuglia di sbarbatelli, si gioca sul campo grande del “boschetto” libero perchè è stato inaugurato il “Gavagnin”.
Nella cavalcata verso la finale, una sola sconfitta, l’ultima giornata contro il Bolzano; sacrifici e speranze vanificati da una delle partenze più disastrose mai viste in una partita di finale, 8 punti il primo inning.
Finisce così l’avventura Giuliano Accorti, Loris Calzolari, Gabriele e Gianni Lonardi, Enzo e Paolo Michelazzo, Renato Ceschi, Flavio Merzi, Maurizio Pozzani, Sergio Ardielli, Giancarlo Checchetti, Roberto Gaule allenati da Dario Feltrinelli saranno l’ultima squadra di Parona, la serie B nel 1973 aprirà ai doppi incontri il Verona baseball ha bisogno di energie nuove, la maggior parte dei giocatori del Parona proseguirà li la carriera.
Ma a volte ritornano…………………..
è il 1979 nel quartiere Pindemonte c’è una polisportiva, il Cadore, che ha una squadretta messa insieme da Stefano Cristani, li vado a giocare dopo la serie B col “gomme Mai”, il campetto a sette è circondato dai condomini, ancora adesso quando Io vedo mi chiedo come sia stato possibile che nessun vetro fosse mai stato rotto.
Nel 1980 divento tecnico federale e comincio a lavorare in questo nuovo ruolo, Lampronti con cui non ci siamo mai persi di vista diventa il factotum, ritorna anche Paolo il mio fratellone, a Parona c’è il nuovo centro parrocchiale con un bel campo di calcio che diventa la nostra casa.
1982 finisce il “Cadore” rinasce il Parona baseball club lo sponsor è la “cesteria ponte navi” che ci finanzia l’attività con 6 batterie di pentole.
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